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Game of Thrones: Bran è forse il Dio della Luce?

Games of Thrones: una teoria su Bran e il Re della Notte

I fans di Game of Thrones sono tra i più entusiasti e attivi tra quanti sono appassionati di serie tv e in attesa di vedere l’ultima stagione (da aprile 2019) se ne escono con sempre nuove e ardite teorie sui mille misteri della serie.
Una di queste è stata illustrata di recente da un utente di Reddit e ha a che fare con i molti e diversi culti religiosi che ci sono nel romanzone di George R.R.Martin. Ne dà notizia Esquire.

Tra assassinii, incesti e dragoni, Game of Thrones non manca neppure di religioni e dei assortiti. Ci sono gli Antichi Dei della Foresta, il culto dei Sette, il Signore della Luce, il Dio dalle Molte Facce: tutti quanti coi loro differenti poteri, profezie e seguaci.
Si potrebbe dire che in GoT la magia non abbia un così gran ruolo. Quella che c’è ha infatti a che vedere con la religione e con la fede. Si pensi per esempio a Melisandre, seguace del Dio della Luce, che invocando il suo Signore è capace di partorire ombre assassine o anche ai seguaci del Dio dalle Molte Facce capaci, come Arya, di assumere i volti più diversi.

E dunque, se tutta la magia di GoT è legata alla religione, sta qui la spiegazione dei poteri di Bran e del Re della Notte?

Secondo il summenzionato utente di Reddit: “la religione (di Melisandre) è basata su una visione dualistica, manichea, del mondo: da un lato R’hllor, dio della luce, del calore e della vita; dall’altro il Grande Altro, il dio del ghiaccio e della morte”.
Questo nostro utente di Reddit spiega che secondo lui questo Grande Altro nemico del Dio della Luce assomiglia molto al Re della Notte.

E se il Re della Notte è in effetti il Grande Altro? Ciò implicherebbe che il Corvo dai Tre Occhi (e quindi Bran) è in effetti il dio R’hllor. Ma come può accadere che gli dei siano in mezzo agli uomini? La risposta è semplice: non è così. Secondo questa visione, gli dei non sarebbero altro che persone reali diventate leggende, e quindi dei, passando di bocca in bocca nei racconti della gente…

Complicato? Forse, e magari sarebbe meglio non approfondire troppo, perché i romanzi (e le serie tv) non sono trattati di teologia.

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