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Tower Jazz Composers Orchestra, l’album di esordio

TJCO va oltre la classica big-band jazzista

Tower jacc Composers Orchestra
Foto di Eleonora Sole Travagli

Passione, condivisione e comunione d’intenti di musicisti, promotori e pubblico insieme sono gli ingredienti alla base di questa incredibile banda, la Tower Jazz Composers Orchestra, nata al Torrione Jazz Club di Ferrara, da cui si è ispirata per il nome, e presso il quale sono nati anche due progetti di stampo didattico (The Unreal Book e The Tower Jazz Workshop Orchestra) che hanno dato l’input alla formazione della jazz band.

Dopo aver calcato i palcoscenici dei più prestigiosi festival, tra i quali, ad esempio il Bologna Jazz Festival in cui sono stati al fianco di David Murray, o l’Euphonie, festival di suoni in natura, tenutosi nella suggestiva cornice dei Trepponti di Comacchio, solo per citarne alcuni, la Tower Jazz Composers Orchestra, conosciuta dai fan anche con l’acronimo TJCO, ha presentato al pubblico il suo primo album.

L’omonimo album di esordio, prodotto dalla neonata Over Studio Records e distribuito da Jazzos.com – Goodfellas, raccoglie quattordici brani scelti da un book di oltre sessanta arrangiamenti originali, che rappresentano una perfetta sintesi di tutto quello che la TJCO è sia sotto il profilo compositivo che sotto quello performativo.

La jam session di presentazione dell’album di esordio Tower Jazz Composers Orchestra si è tenuta a Ferrara lo scorso Novembre ed è stato il momento finale di un processo che è iniziato anni prima e si è concluso con la registrazione del disco a fine settembre 2019 al Teatro De Micheli di Copparo (FE).

La genesi dell’orchestra TJCO racconta una storia particolare, fatta di momenti di condivisione arricchiti da un pizzico di casualità. Infatti, nel 2016 la band inizia a prendere forma anche grazie a una serie d’incontri diretti da Alfonso Santimone e Piero Bittolo Bon, dedicati all’approfondimento delle tecniche di improvvisazione e conduzione. L’anno dopo, nel 2017, altri artisti decidono di unirsi e, complice un processo di seleziona naturale, si è incominciato a formare il primo organico dell’ensamble fino ad arrivare a circa 50 partecipanti.

L’unione di tante menti creative è sicuramente un punto di forza per la Tower Jazz Composers Orchestra che, attraverso la musica frutto di pratica compositiva, performativa ed improvvisazione, mira a evolvere il proprio linguaggio grazie alla contaminazione di ognuno die partecipanti. Infatti, per la TJCO la condivisione è un valore importante ed è così che è nato anche il primo album: in questa singolare jazz band, ogni musicista può proporre una sua singolare composizione. Nella formazione della Tower Jazz Composers Orchestra, poi, anche se al momento completa, c’è sempre spazio per qualche musicista estroso.

L’album Tower Jazz Composers Orchestra è disponibile per l’acquisto online, su Amazon, o su Spotify ed è un bel connubio di jazz con pezzi di stampo più classici. Ad esempio, alle improvvisazioni delle congas di Transistions, che rimandano ai ritmi delle colonne sonore di alcuni film d’azione degli anni ’60, si uniscono melodie tipicamente jazz, come quelle che si ritrovano nel brano Il Maestro, la voce e la grancassa, dedicato al Maestro ferrarese Marco Jannotta recentemente scomparso. Trova l’intruso, invece, è un brano che invita l’ascoltatore a trovare la dissonanza, ovvero degli elementi estranei al jazz tradizionale.

 

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