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The Little Drummer Girl: prime impressioni
The Little Drummer Girl (La tamburina): prime reazioni alla miniserie BBC/AMC
Rolling Stones ha visto i sei episodi della miniserie anglo-americana The Little Drummer Girl (La tamburina), tratta da un romanzo di John Le Carré del 1983.
Charmian “Charlie” Ross (Florence Pugh) è un’attrice. La reclutano come spia e probabilmente anche come terrorista. E non è escluso che nell’adattamento AMC del libro la protagonista non sia tutte e tre le cose.
La miniserie sembra infatti concentrarsi sul confine piuttosto indistinto che c’è, ci sarebbe, tra il mestiere “vero” di Charlie (fa l’attrice) e quello al quale la costringono il testardo agente israeliano Martin Kurtz e il suo stoico socio Gadi Becker.
I due, infatti, hanno confezionato un piano per infiltrare l’OLP, l’Organizzazione per la Liberazione della Palestina. Siamo nel 1979.
E in effetti a un certo punto Kurtz dice a Charlie che lui è “il produttore, lo sceneggiatore e il regista di questo piccolo show”.
E c’è da dire che il tizio si comporta di conseguenza, mettendo in scena una elaborata finzione in cui Charlie fa finta di essere la ragazza di Michel (Gadi), il fratello più giovane di un terrorista catturato da Israele.
Kurtz si comporta esattamente come un regista, con tutti i tic e le preoccupazioni del caso.
Il suo obiettivo fondamentale è che ciò che ha in testa riguardo al suo “piccolo show” si traduca il più possibile in “realtà”, nel senso cioè di una assai convincente messinscena.
La vicenda è molto complicata e non facile da seguire, ma secondo Rolling Stones il pregio della mini-serie (come per esempio anche del recente The Night Manager, sempre AMC) sta nell’atmosfera e nella recitazione, non certo nella storia, che al limite potrebbe essere considerata come un semplice pretesto.
