Tecnologia
Smartphone Android, le app di Google saranno a pagamento
Dopo la sanzione per abuso di posizione dominante Google cambia il contratto di licenza
Dopo la multa da ben 5 miliardi di dollari per la violazione delle leggi antitrust, Google ha deciso di apportare considerevoli modifiche al proprio contratto di licenza. La sanzione è stata inferta a Google in considerazione dell’abuso della posizione dominante dell’azienda nel mercato degli smartphone. Di conseguenza il colosso di Mountain View è stato costretto a cambiare i propri rapporti con le aziende produttrici di smartphone Android.
Le novità che ora esporremo, infatti, riguarderanno in primis le aziende e solo conseguentemente l’utente. Fino ad oggi, infatti, la suit di app di Google era gratuita per i dispositivi Android. In altre parole, la presenza delle app di Google negli smartphone Android è sempre stata data per scontata. Le licenze potevano essere concesse gratuitamente da Google perché le sue entrate erano garantite da Search e Chrome.
Android continuerà ad essere gratuito ma ci sarà una differenza essenziale. I dispositivi che vorranno avere anche i pacchetti Google dovranno pagare. Questo potrà avere un impatto anche sui consumatori, dal momento che Google ha deciso di offrire due tipi di prodotti. Da un lato Google ci offre un pacchetto comprendente l’app Play Store con YouTube, Gmail, Maps e altre applicazioni. Dall’altro lato ci offre un altro pacchetto che prevede Chrome e Search e che potrà essere aggiunto in modo gratuito, ma non necessariamente.
In altre parole questo significa che i produttori avranno a disposizione tre opzioni: la prima è creare un telefono che non contenga alcuna applicazione di Google, la seconda è quella di realizzare uno smartphone che ne contenga soltanto alcune e la terza è produrne uno che le contenga tutte. Si ritiene che il danno più grande che potrebbe avere Google sarebbe causato dai telefoni che avranno la versione intermedia, ossia soltanto le app del Play Store. Infatti, in questo modo il colosso di Mountain View perderebbe le entrate che Search e Crome gli garantiscono. L’esperienza di smartphone senza app Google, invece, non sarebbe una novità. In Cina ne esistono già dei modelli.
Inoltre, non sarà più obbligatorio per i produttori di telefoni Android creare un solo modello dello stesso smartphone. Oggi le aziende costruttrici potranno creare più versioni degli stessi dispositivi, ad esempio una con il Play Store di Google e l’altra con Fire di Amazon. In ogni caso sembra molto improbabile che le case costruttrici decidano di creare telefoni senza Play Store. Infatti, La maggior parte delle app di Android si trovano proprio lì.
Foto Il Secolo XIX