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Nel «partito della bellezza» con Sgarbi c’è anche Sforzini

Nel «partito della bellezza» con Sgarbi c’è anche Sforzini

PAVIA. Passa anche per Pavia l’accordo elettorale per le Europee che vede protagonisti Vittorio Sgarbi e il Pri. Tra i referenti del patto c’è infatti il pavese Luca Sforzini. Il vice segretario regionale repubblicano, oltre a seguire e coordinare le trattative politiche in al- cune delicate aree lombarde (il bresciano ed il lodigiano, il cremonese e la bergamasca) ha partecipato a Roma al vertice nazionale del partito che ha di fatto «acceso» la nuova alleanza che si ritrova nello slogan-marchio «Partito della ragione, partito della bellezza». I manifesti della nuova formazione stanno per arrivare sui muri provinciali accanto a quelli già in circolazio- ne della campagna berlusconiana.

Nel «partito della bellezza» con Sgarbi c'è anche Sforzini

In uno di essi appare uno Sgarbi ammiccante che punge il Cavaliere annunciando che, per Pri e «sgarbiani», non c’è bisogno di lifting. In campo, come detto, anche Sforzini per il quale secondo indiscrezioni si preannuncia una candidatura europea. Decisione però ancora da confermare dall’interessato. Di certo il trentenne Sforzini preannuncia di voler scatenare in compagnia di Sgarbi una vivace e scoppiettante appendice pavese della campagna nazionale del partito bellezza-ragione. «A prescindere dalla mia candidatura, ancora tutta da valutare, posso garantire che il tour elettorale di Sgarbi e La Malfa, avrà nella provincia di Pavia uno dei suoi punti focali -annuncia Sforzini-. Quello che mi preme evidenziare, è che questo matrimonio politico tra bellezza e ragione, tra Sgarbi ed il Partito Repubblicano, è la prima credibile fiammella di un polo laico e riformista, su tutto il territorio nazionale. Come vedete, non ci rinchiudiamo nostalgicamente in difesa dell’Edera: rivendichiamo tutto l’orgoglio di un simbolo che ha più di 100 anni di storia, ma questa è soprattutto una chiamata a raccolta di tutte quelle forze pulite che nell’attuale scenario politico si riconoscono con grande difficoltà, un appello ai socialisti, ai riformisti, ai liberali, a chi ha perso la voglia di andare a votare, ai giovani soprattutto». Ma non sarà solo politica. Il tour pavese di Vittorio Sgarbi toccherà le realtà artistiche e culturali pavesi. Conoscendo il critico non mancheranno gli spunti polemici. «Di certo – afferma Sforzini – non saranno gite turistiche. Sgarbi non è tipo da sottili diplomazie. Credo che anche nel Pavese gli spunti di discussione certo non mancheranno».

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