In Pericolo il Futuro degli Smartphone – Vendite in Tremendo Calo nel 2019.

E’ ormai evidente che nessuno può più vivere senza smartphone. Non avere a disposizione il proprio telefonino 24 ore su 24 per alcuni può avere gli stessi effetti di una vera e propria crisi di astinenza. In effetti senza poter utilizzare a pieno le funzionalità di questi amati prodotti è più complesso riuscire a compiere adempimenti comuni come acquisti web, pagamenti o messaggistica istantanea tra amici e colleghi.

Per questo motivo sembrerebbe, ad una prima e poco approfondita analisi, che il mercato dei telefoni cellulari non possa far altro che crescere anche negli anni futuri. Alcune statistiche recenti però sembrano dimostrare il contrario.

Il rapporto di Digitimes mostra infatti come nel 2019 le vendite a livello globale non supereranno 1,5 miliardi di unità nell’intero anno. Può certamente sembrare una grande cifra, ma se paragonata al resto degli anni presi a campione è incredibilmente più bassa.

Solo quattro case produttrici riuscirebbero a rimanere effettivamente competitive: Samsung, Apple, Huawei e Xiaomi. Brutte notizie invece per Oppo e Vivo, che invece vedranno scendere le vendite rispettivamente di 90 e 70 milioni di unità.

Ciò potrebbe essere dovuto ad una lunga serie di fattori, come ad esempio una diminuzione costante dell’effettiva qualità dei prodotti a fronte di un maggior tentativo di guadagno da parte delle aziende, che alla lunga creerebbero malcontento generale. Anche una incapacità temporanea di proporre nuove tecnologie potrebbe finire per annoiare gli utenti.

Un’ancora di salvezza sembrerebbe invece apparire come un miraggio nel 2020. L’anno successivo al “grande calo” dovrebbe infatti venire finalmente rilasciata l’attesissima navigazione web 5G, che nasconde certamente una potenzialità immensa. Si tratta di una vera e propria avanguardia tecnologica del futuro, che grazie a rinnovate reti web ultra veloci dovrebbe riaccendere l’interesse degli utenti medi e far di nuovo aumentare le vendite.

Ovviamente si tratta solo di rapporti e previsioni e potrebbero quindi venir smentiti dai dati reali ed effettivi.

Foto Altroconsumo