Fotocamere

Fujifilm XF10, la compatta tascabile da 24 MP

La Fujifilm XF10 potrebbe non essere la diretta erede della X70 fuori produzione, ma ne raccoglie senza dubbio l’eredità. Come l’X70, la XF10 è una fotocamera tascabile con un sensore di immagine APS-C. La qualità d’immagine è eccellente, grazie ad un nitido obiettivo grandangolare e ad un sensore d’immagine all’avanguardia. Presenta però un focus più lento di quello che siamo abituati a vedere in una fotocamera moderna e un processore di immagini che non include alcuni dei nostri profili Fujifilm preferiti.

L’XF10 è sicuramente una delle fotocamere col design più bello in vendita oggi, specie se la acquisti nella finitura dorata. Il corpo è in metallo, con una finitura disponibile in diversi colori, tra cui nera.  

Con i suoi 113 x 64 x 41 mm per 280 grammi, è una fotocamera è decisamente tascabile. Il cinturino da polso è incluso ed è molto più bello delle cinghie più comuni incluse nella maggior parte delle fotocamere compatte. Il cinturino è largo mezzo centimetro, con morbida similpelle sull’esterno e feltro nero foderato all’interno.

L’obiettivo è un fisso di f / 2.8 da 18,5 mm, senza possibilità di zoom. Se abbinato al sensore di immagine APS-C da 24 MP, cattura le foto con un angolo di campo simile a quello di un sistema full-frame da 28 mm. Questo è paragonabile a quello che molti smartphone acquisiscono, sebbene le ammiraglie siano migrate verso un design leggermente più ampio, nella gamma da 24 mm, per la maggior parte. La distanza minima di messa a fuoco è di circa 12, non è esattamente una macro ma è comunque possibile riprendere i piccoli dettagli.

Il corpo è piccolo, quindi ghiere e quadranti di controllo sono ridotti al minimo. Un anello di messa a fuoco manuale circonda l’obiettivo, ma può essere riprogrammato per scorrere le modalità di simulazione del film, impostare il bilanciamento del bianco, regolare l’ISO o eseguire alcune altre diverse funzioni.

C’è un tasto Fn programmabile in alto, insieme alla ghiera delle modalità, ai quadranti di controllo e al pulsante di accensione / spegnimento. I pulsanti Drive / Delete e Play si trovano in alto al centro, appena sopra l’LCD. A destra, si trova il pulsante Q, che attiva un menu su schermo per regolare rapidamente le impostazioni. Nonostante sia dotato di schermo tattile, il menu Q non è navigabile tramite touch. Sopra Q è un pulsante nero, Fn2, che è programmabile come il pulsante Fn superiore.

Non ci sono EVF o hot shoe, quindi non è possibile montare un mirino ottico fisso. Sei limitato a utilizzare il display LCD da 3 pollici e 1.040.000 punti come mirino. Per fortuna è uno schermo nitido e luminoso, con 11 livelli di regolazione della luminosità disponibili tramite il menu Q. E mentre la navigazione dei menu non è possibile tramite touch, puoi toccare per scegliere il punto di messa a fuoco o per mettere a fuoco e catturare un’immagine, a seconda della modalità di messa a fuoco che stai utilizzando.

La XF10 include Bluetooth e Wi-Fi, quindi puoi collegarla a un dispositivo Android o iOS per il controllo remoto e il trasferimento delle immagini. Avrai bisogno di scaricare l’app Fujifilm Camera Remote per poter iniziare a trasferire i file. I trasferimenti via Bluetooth, come quello che Nikon adotta con il suo sistema Wi-Fi SnapBridge, non sono possibili, ma il Bluetooth può aggiungere dati GPS alle foto e impostare l’orologio dell’XF10, in base alle informazioni acquisite dal sistema GPS del telefono.

La batteria è valutata per circa 330 scatti, cosa che dovrebbe farti superare la giornata senza troppa preoccupazione. La ricarica è disponibile tramite micro USB, quindi puoi sempre ricaricare la batteria utilizzando un power bank quando sei fuori. C’è anche una porta di uscita HDMI micro e uno slot per schede di memoria SD.

Non si tratta però di una macchina veloce: è piuttosto lenta a scattare una foto, tant’è che impiega 3,4 secondi per mettere a fuoco e scattare una foto dopo l’accensione. Il sistema di autofocus impiega circa 0,2 secondi per bloccare la messa a fuoco in condizioni di luce intensa, ma rallenta fino a circa 0,6 secondi in condizioni di scarsa illuminazione.

La fotocamera scatta abbastanza rapidamente, a 6 fps, ma il buffer di ripresa è limitato se lavori in formato Raw. Può mantenere il ritmo solo per cinque colpi Raw o Raw + JPG. Se scatti in JPG il buffer si estende a 15 scatti, solo tre secondi di azione in un burst completo. Esiste anche una modalità di acquisizione a 15 fps, che utilizza il motore video dell’XF10, ma limita la risoluzione a 8 MP ed è valida solo per un secondo di acquisizione alla volta. La fotocamera supporta l’estrazione di singoli fotogrammi da questi clip di 1 secondo, ma se scarichi la scheda di memoria senza estrarre prima i frame, li troverai salvati all’interno di un file video 4K anziché in immagini JPG.

Sono disponibili diverse modalità di messa a fuoco. Di default, la fotocamera seleziona automaticamente il punto AF, che funziona bene per la maggior parte degli scatti. Se ti piace fotografare le persone, è una buona idea attivare la modalità Face Detection, anche se ci sono opzioni che ti permettono di rilevare l’occhio sinistro o destro del soggetto.

Sono disponibili anche le modalità di messa a fuoco Continuo e AF-C, ma questa non è una fotocamera ideale per riprendere azioni veloci. Anche perché, il campo visivo grandangolare limita la fotografia sportiva e naturalistica, a meno che tu non possa avvicinarti tantissimo al soggetto.

Nel complesso, il sistema di messa a fuoco e la velocità dell’XF10 sono assolutamente adeguati al tipo di immagini che molti fotografi vorranno realizzare con questa fotocamera. Le scene di strada, i ritratti ambientali e le riprese macro non sono un problema.

La grande caratteristica dell’XF10 è il suo sensore di immagine, un chip APS-C con risoluzione 24MP. Ha le stesse dimensioni e la stessa densità di pixel che si trovano nelle fotocamere con obiettivi intercambiabili come la Nikon D5600 e la Sony a6000. Il sensore è un design Bayer standard, il che è un po’ una sorpresa: Fujifilm utilizza tipicamente la sua tecnologia di colore X-Trans proprietaria, ma non qui. Il risultato pratico è che alcuni profili di colore Fujifilm per i JPG, disponibili nelle fotocamere X-Trans, non sono disponibili. Ad esempio, non possiamo avere l’aspetto bianco e nero di Acros, né la grana della pellicola. Ottieni Provia, Velvia, Classic Chrome e normali look in bianco e nero, quest’ultimo con un’opzione di filtro colore simulato, che può essere applicato a foto o video.

Il rumore dell’immagine è ben controllato. La XF10 lo mantiene sotto l’1,5 percento a ISO 6400,e mostra circa l’1,7 percento alla ISO 12800, l’impostazione principale alla quale sono disponibili sia l’acquisizione Raw che quella JPG. La perdita di nitidezza aumenta a ISO 12800, ed è più preoccupante per le principali impostazioni ISO 25600 e 51200.

Per quando riguarda i video, la Fujifilm sembra aver avuto un ripensamento con questo modello. La mancanza è sicuramente un segnale. Per passare al video avrai bisogno di cambiare la modalità Drive su Movie, il che non aiuta a catturare video clip in maniera rapida. Pur avendo un’interfaccia molto personalizzabile, non è possibile impostare il pulsante Fn in alto per avviare e interrompere i video.

È possibile scattare in 4K, ma solo a 15fps. Per i video uniformi sei limitato a 720p o 1080p a tua scelta tra 23.98, 24, 50, o 59.94 fps impostazioni, Non è possibile riprendere a 30fps, il che può essere un problema quando registri video con luca incerta, poiché la fotocamera dovrà utilizzare una velocità dell’otturatore più bassa per registrare a 60 fps.

La qualità 1080p è nella media, ma in nessun modo eccezionale. C’è un ingresso da 2,5 mm per un microfono esterno, ma nessun modo per montarne uno esterno sulla fotocamera.

La Fujifilm XF10 è in definitiva una fotocamera accattivante per il giusto tipo di fotografo. Se in precedenza sei stato cliente della serie Ricoh GR o fan dello stesso X70 di Fujifilm, capirai immediatamente il suo fascino. E’ compatta, ha un obiettivo nitido, ma c’è comunque da sacrificare una certa versatilità. L’obiettivo da 28 mm equivalente è un ottimo tuttofare per paesaggi, sia naturali che urbani, fotografia di architettura e foto di famiglia, ma non sostituirà una compatta con un zoom. Allo stesso modo, questa non è una fotocamera che sarà di interesse per tutti coloro la cui priorità principale è il video.

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