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Google Pixel 3 e 3 XL: gli smartphone Android più sicuri

Tre anni di aggiornamenti Google garantiti per smartphone sicuri

Google Pixel 3 e 3 XL sono i più sicuri sul mercato Android. Il merito è degli aggiornamenti che la società fa ogni mese per tre anni.

Aggiornamento anti-hacking

Per il proprio smartphone, Google ha sempre un occhio di riguardo e questo è abbastanza ovvio. Ma chi ha bisogno di uno smartphone davvero sicuro per le proprie transazioni e non solo dovrebbe pensare al Google Pixel 3 o al Google Pixel 3 XL. Perché?

Ogni mese, per tre anni, l’azienda garantisce costanti aggiornamenti al software interno. In questo modo, si prevengono le minacce dei virus più comuni. Anche gli altri smartphone Android sono dotati di diversi sistemi di sicurezza e non è detto che non riescano a bloccare virus e malware.

Solo Google, però, informa subito chi sceglie questi smartphone sugli aggiornamenti, predisponendo una notifica quando sono in corso. In più, il sistema non ha costi di gestione ed è garantito per tre anni. Questo significa che l’utente non ha bisogno di scaricare alcun antivirsu sullo smartphone, per poter essere certo di non avere problemi.

La scansione continua delle app

Oltre agli aggiornamenti, gli smartphone Google Pixel 3 e 3 XL prevedono una scansione continua delle app. Quando si scarica un’app, c’è prima un controllo da parte del Play Store (non sempre efficace) e poi c’è un secondo controllo da parte del sistema operativo ottimizzato.

Con gli smartphone di Google, c’è un terzo livello di protezione, a metà strada tra i due. Prima che l’app venga installata, il sistema operativo va a verificare i file di download prima che l’app sia completamente scaricata e, in seguito, effettua i controlli di routine per le app e per tutti i file interni del dispositivo (= controllo periodico).

Tutto questo viene eseguito in automatico, senza che l’utente sia costretto a cercare tra migliaia di impostazioni quella che fa al caso proprio per poter salvare i file nella microSD del dispositivo.

Il sistema operativo prima di tutti

Infine, non c’è da dimenticarsi che l’aggiornamento di sistema arriva prima su Google Pixel 3 e su Google Pixel 3 XL e solo dopo agli altri dispositivi. In più, Google utilizza un sistema Android puro, cioè non modificato da successive elaborazioni.

Gli altri smartphone Android, invece, sono caratterizzati da versioni elaborate di Android. Da chi? Dai singoli produttori: Xiaomi ha MIUI, Huawei ha EMUI, ecc., ecc. Ogni azienda ha trovato la strategia migliore per ottimizzare Android sui suoi dispositivi, visto che Android è open source.

Per questo, pur avendo tutti sistema operativo Android all’ultima versione, ci sono smartphone che sono più performanti e smartphone che lo sono meno.

Conclusione

Google Pixel 3 e Google Pixel 3 XL sono un’ottima soluzione per chi cerca smartphone di fascia alta con alte soglie di sicurezza. Dire che sono gli unici al mondo a dotarsi di sistemi di sicurezza è sbagliato.

Tutti i sistemi operativi (anche iOS), si aggiornano costantemente in background per affrontare qualsiasi tipo di virus. Il problema è che Google, perché è Google, riesce a ottenere questi aggiornamenti prima e a fronteggiarli prima.

In più, la garanzia di aggiornamento ogni mese per tre anni è sicuramente una bella notizia per l’utente. Google, però, deve fare di più per farsi notare.

Non basta dire che uno smartphone è di Google per vincere il mercato. Nuove strategie di comunicazione potrebbero fare la differenza per fare il grande salto che ancora non è arrivato per Mountain View. Non resta che attendere l’uscita dei prossimi dispositivi di Google, quando si saprà se c’è stato il cambio di rotta.

D’altra parte, non ci sarà molto da attendere: i prossimi saranno a disposizione già nei primi mesi del 2019 e si spera in novità anche su Google Assistant.

Foto: AndroidCentral

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Annarita

Copywriter freelance, scrive di tecnologia da parecchio tempo. Adora il mondo Android, open source e open fun!

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